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In questo articolo intendiamo spiegare, grazie alla collaborazione del socio Mattia Baccolini, qual è il procedimento per effettuare una scansione perfetta di un oggetto.

Procediamo con la spiegazione passo dopo passo:

1) Come esempio abbiamo preso un modello di dinosauro; un’oggetto, questo modello in scala, assai piccolo e dettagliato, molto interessante per il nostro esempio. Per iniziare si cosparge con un primer bianco opaco l’oggetto per consentire al processo di scansione di risultare più agevole, agendo la luce strutturata delle microcamere dello scanner con più facilità su superfici non riflettenti rispetto a quelle metalliche/opache/scure. Un’oggetto, questo modello in scala, assai piccolo e dettagliato, molto interessante per il nostro esempio.Immagine1

 

2) Si pone il modello sul piatto rotante e basculante dello scanner. A questo punto si tara il piatto di scansione per portarlo allo “zero” e quindi alla focalizzazione della luce strutturata con cui operano le due microcamere dello scanner sul modello. Per poter ovviare al fatto che l’oggetto si possa muovere durante la scansione, date le rotazioni e le oscillazioni del piatto, viene applicata un po’ di plastilina al modello affinché aderisse al piatto di scansione.

Immagine2

Immagine3

3) Posizionato il pezzo, si verifica la sua corretta posizione facendo la prova con una scansione singola.

4) Constatato il corretto posizionamento dell’oggetto, si passa alla fase di scansione vera e propria, tramite il settaggio del piatto; impostando 7 rotazioni con 3 oscillazioni, rispettivamente da 0° a 360° e da -35° a +35°, si ottiene un’ottima visuale del pezzo, ricavando dunque (7*3) = 21 scansioni singole raggruppate insieme.Immagine4

5) A questo punto si posiziona il modello con un orientamento diverso, ad esempio sul fianco destro; impostando le rotazioni e le oscillazioni del piatto di scansione rispettivamente a 5 e 2 si ottengono altre 10 scansioni raggruppate insieme. Il posizionamento dell’oggetto sul fianco ha consentito di ottenere una serie di scansioni complementari a quelle ottenute precedentemente.Immagine5

6) Si procede allo stesso modo per l’altro lato, ottenendo così altre 10 scansioni raggruppate insieme.

7) Avendo così tre insiemi diversi di immagini di scansione si riescono ad ottenere varie “visuali” dell’oggetto; è così giunto il momento di passare all’allineamento dei vari gruppi, per poter ottenere un insieme univoco di immagini.

8) Procediamo dunque con l’allineamento manuale, ottenuto tramite la triangolazione di punti; dapprima si uniscono il gruppo 1 con il gruppo 2, per poi unire il risultato della prima operazione con il rimanente gruppo 3 ottenendo così la figura grezza.

Immagine6

Immagine7

9) La figura grezza è completa, tuttavia potrebbe essere necessario “aggiustarla” tramite le operazioni di:
– selezione ed eliminazione di gruppi di punti fuori figura
– selezione ed eliminazione di punti fuori figura
– selezione ed eliminazione di outlier
Si ottiene così una figura pronta all’allineamento globale, operazione molto importante prima di andare a creare la mesh della figura stessa.

10) E’ così giunto il momento di creare la mesh vera e propria della figura 3D; un’operazione che ha richiesto qualche minuto di elaborazione dei dati, dovendo la RAM e la scheda madre operare per creare tutti i minuscoli triangoli che compongono ogni mesh.Immagine8

11) Ottenuta la mesh si procede riparando i buchi presenti sulla sua superficie per poi andare ad omogeneizzarli.

12) Una volta riparata completamente la mesh si opera in successione con le seguenti operazioni:
– rimozione dei picchi
– riduzione rumore
– affilatura
Il risultato si rivelerà essere una mesh perfetta!Immagine9

13) In conclusione, occorre solamente esportare il risultato in formato STL ottenendo così un file pronto e perfetto per la stampa!